THURISAZ la difesa dei confini

 

Dopo esserci confrontati con la nostra madre natura FEHU e con il suo lato selvaggio URUZ, dobbiamo iniziare a guardarci attorno e proteggere ciò che è nostro.

THURISAZ è un’arma di difesa, il martello di Thor appunto, che il dio usava per proteggere il suo mondo dai Giganti. La sua forma ricorda anche una spina, magari proprio quella del filo spinato che potremmo utilizzare per cintare i nostri confini.


Dopo che l’Uomo ebbe raggiunto un equilibrio tra i bisogni e le sue potenzialità si ritrovò poi a confrontarsi con gli altri Uomini, con i nemici.

Lo stesso è accaduto a ognuno di noi, durante la nostra vita, è stato necessario capire chi fossero gli amici e chi i nemici, soprattutto è stato vitale capire come difendere i nostri beni, i nostri diritti, il nostro spazio.

Con la runa THURISAZ ci troviamo pronti a difenderci, ma dobbiamo capire contro chi e perché.


Dobbiamo innanzitutto avere chiaro quale sia il nostro spazio, sia esso materiale, come: la nostra stanza, la nostra casa, il nostro giardino, il posto auto, il banco di scuola… sia emotivo: il mio amico, la mia famiglia, la mia persona speciale, i miei compagni di classe, i miei colleghi di lavoro… ma anche il mio tempo, la mia attenzione, il mio affetto…. sia in senso più ampio: il mio posto nel mondo…

Dobbiamo capire se ci sentiamo minacciati, o soffocati, da qualcuno che non sta rispettando i nostri confini e, se così fosse, dobbiamo usare THURISAZ per difenderci.

Come? Iniziando a prendere coscienza che abbiamo diritto ai nostri spazi e a non sentirci minacciati da nessuno. Possiamo dire qualche “no, grazie” o qualche “mi dispiace, ma non posso”. Non dobbiamo necessariamente pensare che la lotta debba essere un confronto violento, abbiamo solo bisogno di convinzione e fermezza; ricordiamoci che stiamo difendendo i nostri diritti.


In secondo luogo dobbiamo fare un passo dentro di noi e iniziare a riflettere su coloro che abbiamo definito “nemici” (il collega sfacciato, il capo prepotente, il parente intrigante, il compagno di scuola maligno…)

Che cosa in queste persona fa “scattare” il nostro allarme di difesa? La critica? Il giudizio? La gelosia? L’invidia? A questo punto potremmo scoprire che il nemico non è altro che uno specchio che ci mostra le nostre ombre. Esatto, le stesse ombre che abbiamo generato nei primi anni di vita e che dovremo poi affrontare nel nostro viaggio. Molto spesso leggiamo sui volti dei nostri “nemici” semplicemente quello che il giudice implacabile che è dentro di noi ci sta malignamente sussurrando. 

Il nemico che ci aiuta a combattere THURISAZ è qualunque ostacolo si ponga tra noi e la nostra realizzazione, infatti viene anche chiamata l'ascia astrale, ma per usare questa arma è necessario avere ben chiaro quali siano i nostri obbiettivi e se sono davvero ciò che ci rende felici.

Annotiamo tutto questo sul nostro diario di viaggio, riflettiamoci e andiamo avanti.

L’avventura continua e ne usciremo rinnovati nella versione migliore di noi stessi.

(Se estraggo la runa THURISAZ -  Prossima runa: ANSUZ)

A presto

Claudia 

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