WUNJO, la gioia
WUNJO è una runa giocosa, rappresenta il nostro bambino interiore 👶 e saremo in grado di capirlo solo dopo aver trovato l’equilibrio in noi stessi grazie a GEBO.
Pare che il significato letterale sia “bussolotto”, ossia una sorta di gioco dei tempi antichi. Per questo è una runa che fa riflettere sulla leggerezza che molto spesso ci manca. Ammettiamolo: ci prendiamo troppo sul serio, siamo sempre pronti a fare una tragedia di ogni cosa e non facciamo che lamentarci.🤬
Con questa runa dobbiamo dare spazio al nostro bambino interiore, la parte più pura e innocente di noi che siamo stati “educati” a tenere a bada e a non mostrare.
Invece oggi dobbiamo tornare bambini, ritrovare la gioia e la leggerezza tipica dell’infanzia e trovare il tempo per “giocare”. Beh, non è che dobbiamo tirar fuori macchinine e bambole (a meno che non abbiamo figli o nipoti piccoli) ma possiamo comunque trovare il modo di divertirci a fare cose che non siano per forza utili: coltivare un hobby, disegnare, suonare, cantare e ballare. Qualsiasi cosa che ci dia gioia, che permetta a quella parte di noi che è stata intrappolata in una buia soffitta polverosa, assieme ai giocattoli e ai vecchi album di fotografie, di nutrirsi e di tornare a giocare all’aperto.🏃
Non solo, ma WUNJO ci chiede di entrare in contatto con il nostro bambino interiore, di ascoltarlo e di guarirlo.
Durante la nostra crescita, il bambino che è in noi è stato ferito. Anche senza aver subito particolari traumi, ha comunque ricevuto delle ferite, sia inflitte da chi ci stava attorno, che dal mondo esterno o anche da noi stessi. 🤕
Semplicemente il fatto di dover abbandonare il mondo colorato della fantasia per scontrarsi con la grigia realtà, di aver dovuto accettare che i nostri genitori non sono le persone perfette e infallibili che avevamo idealizzato, di aver avuto a che fare con delusioni di amici e dei primi amori… Ma non solo, il nostro bambino innocente è stato costretto ad adattarsi a questo mondo, lui che è uno spirito divino e puro. 👼
Ricordate quando abbiamo incontrato FEHU? Lì sono nate le prime ombre, le prime ferite. Ogni volta che la nostra vera natura è stata soffocata per qualche motivo. Magari eravate un bambino molto curioso e vi hanno continuamente ripetuto "Non devi impicciarti!", oppure eravate espansivi e vi hanno detto: "Non essere appiccicoso!" o ancora eravate pieni di vita ed energia e vi hanno tarpato le ali dicendovi: "Stai fermo, comportati bene!". 😔
Come possiamo guarire queste ferite? Con il perdono, verso noi stessi, verso gli altri e verso la vita. Facile, no?
Ovviamente era una domanda sarcastica. 😅
Cominciamo con lo scrivere sul nostro diario di viaggio tutte le ferite che ci vengono in mente, la consapevolezza è sempre il primo passo nella direzione giusta. Vedrete che qualche vostro atteggiamento mentale inizierà a cambiare.
Ma se vogliamo davvero guarire e ritrovare l’armonia e la leggerezza del nostro bambino interiore, allora dobbiamo proseguire il viaggio, scendere tra i regni inferiori, affrontare le ombre, per ritrovare il contatto con la nostra anima e capire il senso delle prove che la vita ci ha costretto ad affrontare.
L’eroe (che siamo noi) deve scendere nella selva oscura, affrontare draghi e mostri (che siamo sempre noi) e liberare la fanciulla rinchiusa nella torre (che è la nostra anima immortale) per poi tornare nella luce e iniziare una nuova vita nel suo nuovo regno.🗡
Ma per adesso godiamoci un po’ di gioia con WUNJO, cerchiamo di ridere più spesso e preferire la compagnia delle persone che ci fanno stare bene, le attività che ci fanno sentire leggeri 🕺💃e poi prendiamo per mano il nostro bambino interiore e seguiamolo, senza paura, per le terre oscure…👨👦
A presto
Claudia
(e se estraggo WUNJO... - prossima runa, HAGALAZ)
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